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Volkswagen raggruppa la MAN e la Scania in una nuova holding
Il 5 maggio, all'uscita del suo consiglio di sorveglianza, il gruppo Volkswagen ha annunciato la creazione di una nuova holding raggruppando le marche MAN Truck & Bus, MAN Latin America, Scania AB e Volkswagen Veicoli commerciali. Battezzato Truck & Bus GmbH, questa nuova filiale sarà diretta da Andreas Renschler, arrivato in febbraio 2014 nel gruppo VW, dopo avere diretto l'attività Camion del gruppo Daimler durante 9 anni.
Scania P320, un camion ibrido concepito per la città
Scania svela il suo nuovo camion ibrido, il P320, concepito per circolare in area urbana e adattato alla norma Euro 6.
Il costruttore di camion svedese ha appena presentato il camion P320, un camion ibrido abbinando un motore termico che puo utilizzare i biocarburanti ed un motore elettrico. Poco inquinante e silenzioso, il nuovo camion Scania è previsto per circolare di notte o in area urbana.
Autotrasporto merci, trasporto su gomma
Autotrasporto: le posizioni delle associazioni agli incontri con il Governo
venerdì 24 ottobre 2014 11:41:10
Dopo la riunione del comitato di presidenza che si è svolta ieri, Unatras ha diffuso una nota in cui valuta gli sviluppi per il settore derivanti dallo Sblocca Italia e dalla legge di Stabilità.
L'associazione considera interessanti e in linea con le richieste dell'associazione stessa, "gli emendamenti approvati sul cabotaggio, sulla compensazione delle misure, attraverso F24 e sull'Albo" e definisce accettabile la decisione del Governo di stanziare 250 milioni di euro per l'autotrasporto, "soprattutto alla luce degli interventi in materia del costo del lavoro e il mantenimento della riduzione Inail".
Parere meno positivo sul taglio delle accise, che viene definito "non adeguato e inaccettabile".
Unatras chiede inoltre che la suddivisione delle risorse si attui "senza stravolgere le norme attuali o penalizzando interi comparti".
Infine, riconoscendosi nelle posizioni emerse durante gli Stati Generali di Fiuggi, in particolare in riferimento alla sicurezza sociale, la circolazione e il rispetto delle regole, l'associazione chiede di mantenere il "sistema in vigore sulle riduzioni compensate per i pedaggi autostradali, evitando l'attuazione di proposte che rischiano di compromettere un sistema che riduce i costi per le imprese".
Di altro parere Cna Fita, che chiede al Governo di modificare l'attuale sistema delle riduzioni compensate dei pedaggi erogati attraverso specifici fondi statali, con un sistema basato su un accordo tra concessionari/autotrasportatori "per cui i primi garantiscono uno sconto variabile a seconda del volume di spesa annuo ai secondi".
Il sistema, secondo l'associazione, dovrebbe essere accompagnato da un divieto di ulteriori aumenti pedaggi per almeno un triennio, permettendo in questo modo di fare recuperare all’autotrasporto le quote delle riduzioni compensate degli anni passati, erosi dai continui aumenti concessi.
"L'autotrasporto artigiano - ha dichiarato Cinzia Franchini - in questi anni durissimi ha garantito flessibilità, qualità nel servizio ma soprattutto ha pagato in Italia la contribuzione da lavoro dipendente e la tassazione degli utili d’impresa. Le nostre imprese - ha proseguito la presidente di CNA-Fita - sono la stragrande maggioranza nel conto terzi, garantiscono lavoro diffuso e rappresentano una risorsa, il Governo non cada nei clichè che da anni hanno prodotto solo inefficienze e impoverimento".
Sul fronte accise l'associazione chiede il mantenimento dei fondi per il rimborso previsto dalla normativa Europea; la reintroduzione dell'accisa mobile e l'eliminazione dell'iva sulle accise.
Fonte http://www.trasporti-italia.com/autotrasporto
E SE PORTASSE SFIGA ?
Mi hanno segnalato che in queste ore
sono stato citato su un sito perché ho scritto che l’Albo degli Autotrasportatori è un fantasma. Ho letto. Un triste attacco a livello personale, e non sulle questioni di merito. Non cito la fonte. Mi sorge un dubbio: e se portasse sfiga ?. Sicuramente non sarà vero. Non crediamo a queste superstizioni. A memoria però, mi vengono in mente alcuni indizi, possiamo affermare che non ha un tocco particolarmente fortunato
- quando era sottosegretario: ha voluto la Consulta della logistica che è miseramente morta; ha fatto passare per logica una legge sulla responsabilità di filiera che non esiste più nemmeno nei manuali della polizia;
- quando era parlamentare: forza italia e il centro destra persero le elezioni successive;
- quando era consigliere del Cnel: hanno deciso che è meglio chiuderlo;
- quando da sindacalista ha difeso i costi minimi: l’Unione Europea li ha cancellati;
- quando ha fatto lobby con il Ministro: alle elezioni europee il suo partito ha preso a malapena il 2%;
- quando si è attaccato all’Albo degli autotrasportatori: sta sprofondando;
- da quando rappresenta l’autotrasporto: … è a tutti evidente.
Mi fermo qui. Potrei citare qualche altra dozzina di indizi ma alcuni sarebbero spiacevoli e di cattivo gusto.
Quindi non replico. L’autotrasporto italiano ha già dato. E’ meglio che si riposi.
Maurizio Longo
Fonte : trasportounito.org
L'ALBO DEGLI AUTOTRASPORTATORI: UN INUTILE FANTASMA
E’ ridicolo. Forse come gran parte del Paese.
Sicuramente il meno importante anzi, direi inutile. Chi si ostina a difendere l’Albo degli Autotrasportatori non può che agire sotto l’effetto della “sindachite”, quella strana malattia che colpisce i sindacalisti i quali, per certificare la propria esistenza, sono bisognosi di un pezzo di tavolo (le poltrone forse se le sono portate già via). Al contrario del Cnel, altro scandalo a cielo aperto.
L’Albo degli Autotrasportatori non è più nemmeno in grado di incassare le inutili tasse che fa gravare sulle imprese per l’iscrizione obbligatoria. Hanno il coraggio di chiamarle “quote”, invece sono “TASSE”. Ma per pagarle il povero autotrasportatore deve andare su un altro portale web, quello dell’automobilista.
Poi però l’impresa di autotrasporto, per esercitare l’attività deve essere iscritta al REN (Registro Elettronico Nazionale). Che funziona. Al contrario dell’Albo è in grado di rispondere, in tempo reale o quasi, sul panorama delle imprese in esercizio.
Se per sbaglio ti trovi al 5° ed ultimo piano della sede di via Caraci ti prendono le palpitazioni. Non c’è nessuno. Un silenzio assordante. Se poi è tardo pomeriggio hai la sensazione di trovarti in un film dell’horror all'italiana o in un thriller in cui ti aspetti che una qualche minaccia sbuchi all’improvviso.
Tutti scappati. Impiegati, segretarie, consulenti, sindacalisti. Si ritrovano di tanto in tanto per “rilanciare” le competenze dell’Albo ma nessun impiegato del Ministero sembra abbia fatto domanda per andare a lavorare al 5° piano. Manca pure qualcuno che voglia fare il Presidente. L’unico caso in Italia dove non si trova un Presidente.
Mentre le “tasse” fatte pagare agli autotrasportatori sono destinate ad andare, in gran parte, in economia, cioè al Ministero, ecco il colpo da maestro: tutti a Fiuggi. Non credo si tratti solo di spendere un po’ di soldi degli autotrasportatori, spero vi sia anche la possibilità di curare la “sindachite acuta”. L’acqua di Fiuggi a volte è miracolosa.
ML
Fonte: trasportounito.org